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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, I, 12
 
originale
 
[12] Eademque natura vi rationis hominem conciliat homini et ad orationis et ad vitae societatem ingeneratque inprimis praecipuum quendam amorem in eos, qui procreati sunt impellitque, ut hominum coetus et celebrationes et esse et a se obiri velit ob easque causas studeat parare ea, quae suppeditent ad cultum et ad victum, nec sibi soli, sed coniugi, liberis, ceterisque quos caros habeat tuerique debeat, quae cura exsuscitat etiam animos et maiores ad rem gerendam facit.
 
traduzione
 
12. Oltre a ci? la natura, con la forza della ragione, concilia l'uomo all'uomo in una comunione di linguaggio e di vita; soprattutto genera in lui un singolare e meraviglioso amore per le proprie creature; spinge la sua volont? a creare e a godere associazioni e comunit? umane, e sollecita le sue energie a procacciarsi tutto ci? che occorre al sostentamento e al miglioramento della vita, non solo per s?, ma anche per la moglie, per i figli e per tutti gli altri a cui porta affetto e a cui deve protezione. Ed ? appunto questa sollecitudine che rinfranca lo spirito e lo fa pi? forte e pi? pronto all'azione.
 

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